Son qui a fare un giro in Medio Oriente per turismo ma anche per vedere e cercare di capire perché questa terra che ha dato i natali a chi ha predicato, pace e fratellanza, sia sempre più al centro di accese dispute e non riesca a trovare una definizione serena. Terra crogiolo di molte religioni. È stupefacente vedere quante varietà vi si muovono, possiamo trovarci fra religiosi ortodossi, cristiani, mussulmani, ebrei e poi altri che non si capisce cosa siano dai loro vestiti. Ti sono accanto, li vedi assorti in preghiera ognuno con i loro riti. Sembra che tutto possa convivere in pace.
C’è una cosa che stride con tutto questo, la presenza a Gerusalemme o Betlemme di onnipresenti soldati in tenuta da guerra, mitra spianati e occhi che scrutano e studiano ovunque, chi passa o qualsiasi cosa che possa sembrare anomala. A questo si aggiungono continui e capillari controlli come fossimo in aeroporto, non passa nulla che non sia regolare. Ecco che si materializza un clima di guerra che non c’è al momento, ma si respira e ti fa ricordare che siamo in una zona ad alta tensione. Di chi la colpa?
Volevo farmi un’idea della situazione direttamente sul campo e non mutuata da televisione o giornali. Ho cercato di parlare con chiunque fosse disponibile, con tutte le parti in causa visitando anche luoghi in cui si vive giorno per giorno questa continua guerra. Gli israeliani hanno le loro idee e dicono che è tutta colpa dei palestinesi e viceversa questi ultimi scaricano sugli ebrei i loro problemi e la loro vita piena di difficoltà rinchiusi in ghetti. E il risultato è che se taluni vivono male altri devono stare sul piede di guerra giorno e notte senza tregua, mitra spianati, non è un bel vivere. Mi e difficile trovare una ragione.
Se poi si cerca a fondo ci appare una partita più grande, in cui prevalgono interessi di grandi potenze nell’area mediorientale, d’interessi finanziari legati soprattutto al traffico di armi che si sa, ha un volume di affari enorme. E intanto la gente muore e soffre come in tutte le guerre. Quale futuro hanno i giovani di questa terra?
Fin tanto prevalgono tali interessi non credo possa esservi pace e il continuo stillicidio di guerriglia non porterà a nulla. Mentre scrivo queste righe sono alloggiato presso un campo profughi palestinesi sopra il quale stanno passando a bassissima quota aerei da caccia israeliani. Sembra di averli a mezzo metro soprattutto fanno rintronare la testa. Come dire, qui siamo sempre pronti alla battaglia….
Me ne andrò di qui sicuramente con qualche verità in più ma ancora con tanti interrogativi senza risposta.