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Sedes Materiea

La devota tradizione vuole che la Santa Casa di Maria sia stata traslata da Nazareth dagli angeli quando la Palestina cadde in mano ai Turchi, nel 1291. Si dice infatti che la città di Loreto venne fondata proprio nel luogo scelto dai messaggeri celesti come nuova sede della Santa Casa, sulla sommità del Monte Prodo, lungo la Via Lauretana che già nel XIII secolo collegava Roma al porto di Ancona. Nasce così la venerazione alla Madonna di Loreto, simbolo della dimensione umana e famigliare di Gesù e di tutta la Sacra Famiglia, monito e memoria per tutti i pellegrini che fin dal Medioevo si recavano in questi luoghi, del mistero dell’Incarnazione di Gesù, da un lato, e della chiamata della Vergine, dall’altro.

La Madonna di Loreto incarna così la Vergine, umile serva dell’Onnipotente, che accettando il Suo incarico ha fatto di se stessa la “casa” di Dio e di tutta la Chiesa. La Madonna di Loreto e la Santa Casa centro del suo culto ricordano quindi il tempo in cui Dio si è fatto carne ed è sceso nel mondo per salvare l’umanità. Le virtù evangeliche della Santa Famiglia rivivono nella scelta di Maria di servire la Volontà divina. Questa particolare dimensione della Madonna di Loreto ha fatto della Basilica a lei dedicata il cuore di un culto nel quale davvero riecheggia quello rivolto alla Sacra famiglia a Nazareth. Qui sono nate anche le Litanie lauretane, le suppliche che vengono recitate o cantate alla fine del Rosario, che nella Santa Casa di Loreto venivano già intonate prima di diffondersi in tutta la cristianità divenendo le preghiere più popolari dedicate alla Madre di Gesù.

Chi si recava nel santuario rivolgeva la propria venerazione a un’antica icona, che raffigurava il volto di Maria. Come molte icone antiche era piuttosto scura, probabilmente anche a causa del fumo dei ceri e delle lampade. Quando all’inizio del XVI secolo si decise di sostituire l’icona con una statua lignea scolpita in abete rosso poi dipinto, essa subì lo stesso destino, per effetto del fumo. La statua venne poi distrutta in un incendio nel 1921, e sostituita con un’altra, questa volta realizzata con legno di cedro del Libano e dipinta con una tonalità ancora più scura. 

Correva l’anno 1914 quando il Regno d’Italia, assicuratosi un posto di tutto rispetto nella Triplice Intesa insieme a Francia, Inghilterra e Russia, dopo un periodo di neutralità dichiarava guerra alle armate di Austria – Ungheria e Germania. Correvano gli anni dal 1915 al 1918 quando oltre un milione tra fanti, artiglieri e piloti italiani cadevano sul fronte dell’Isonzo e sull’altopiano di Asiago in una assurda guerra di trincea, sotto lo stressante mitragliamento nemico e gli effetti mortali degli shrapnel, i micidiali proiettili, cavi all’interno e riempiti di sfere di piombo e di acciaio. Né il nascente Corpo Militare aeronautico (CAM) poteva molto contro la forza preponderante del nemico. Né potevano contrastarla il valore di piloti appena formati quali l’asso Francesco Baracca con il suo mitico SPAD S. XIII sul quale spiccava l’insegna del “cavallino rampante”. E nemmeno gli altri aerei (costruiti con legno e tela, come Vickers, Fokker, Nieuport, Farman) che andavano a formare le squadriglie di quella che non era ancora l’Aeronautica potevano impensierire gli austro – ungarici.

Tuttavia quei fanti e artiglieri, destinati i più a rimanere sepolti sotto la neve, capirono, prima ancora del gen. Giulio Douhetautore de “Il dominio dell’aria”, che il nuovo mezzo aereo era destinato a dare una svolta alla guerra tradizionale. Furono loro che videro nelle scie tracciate nell’azzurro del cielo dagli ardimentosi piloti quelle che, molti secoli prima, avevano accompagnato la Trasvolata del sacello venerato a Loreto. Sacello che, Fede e Storia, indica la camera nella quale nacque Maria a Nazareth, in Galilea, dove fu educata e dove ricevette, da parte dell’arcangelo Gabriele, l’annuncio evangelico. Furono loro, insieme ai piloti, a invocare la Vergine Lauretana quale Celeste Patrona di tutti gli Aviatori. 

Il 24 marzo 1920, vigilia dell’Annunciazione del Signore, Papa Benedetto XV emise il Decreto che dichiarava la Madonna di Loreto la patrona dei viaggiatori in aereo e dell’aeronautica. Il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei, che fece inserire nel Rituale Romano. Nel 2020 con l’indizione del Giubileo Lauretano concesso da Papa Francesco, si ricorda, nel suo centenario, questo speciale legame tra la Madonna lauretana e tutta l’aviazione civile e militare.

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10 dicembre Madonna di Loreto