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Sedes Materiea

Sono rientrati dall’Ucraina nella notte di venerdì 11 marzo, i tre nostri compaesani. Giovanni Gallastroni, Luca Paolini e Piero Perticai che erano partiti martedì sera dalla Sassaia di Rigutino,  su un mezzo messogli a disposizione dalla società sportiva dell’Arezzo Calcio, stracarici di beni di prima necessità destinati ai centri di prima accoglienza al confine tra Polonia e Ucraina. 

Un viaggio lungo 1700 chilometri, attraverso Austria, Repubblica Ceca e Ungheria, fino ad attraversare quei tristemente reali checkpoint, segno che si stavano avvicinando alla guerra. Un viaggio lungo e impegnativo, non solo fisicamente ma anche psicologicamente(forse carico di domande e di senso), per cercare di portare, oltre ai beni materiali (benché necessari), anche il cuore vicino a chi soffre.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, a Rigutino si sono subito attivate tutte le risorse e la generosità dei compaesani che, in poco tempo, sono riusciti a raccogliere il materiale necessario per essere spedito alle persone coinvolte da questa assurda e sciagurata situazione. Caritas Parrocchiale e privati rigutinesi, ma anche aziende del territorio hanno dimostrato ancora una volta la loro vicinanza alle persone che per svariati motivi si trovano nell’indigenza o nella sofferenza.

 

Il rientro di Giovanni, Luca e Piero non è stato a vuoto perché a bordo con loro c’erano anche tre donne ucraine, Alina, Marina e Svetlana,  che ancora con gli occhi pieni di lacrime e stanchezza sono arrivate ad Arezzo dove attualmente stanno trovando posto presso un centro di Caprese Michelangelo.

 

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