Domenica 28 giugno 1959, si inaugurava solennemente a Rigutino il Monumento ai Caduti, alla presenza delle autorità provinciali e comunali, ecclesiastiche, civili e militari, e con la partecipazione numerosa della popolazione della zona.
I partecipanti carmelitani al 21° Concilio Ecumenico Vaticano II, in una foto del 23 ottobre 1962, dodici giorni dopo l’apertura del Concilio. Nella fila posteriore (da sinistra a destra): Bartolomeo M. Xiberta (Cat), il vescovo Redemptus Gauci (Mel), il vescovo Raymond Lui (Flum), il vescovo Nevin Hayes (PCM). Nella fila anteriore (da sinistra a destra): il vescovo Gabriel Bueno Couto (Flum), il vescovo Avertanus Albers (Indo), Kilian Healy (Priore Generale), il vescovo Telesforo Cioli (Ita), il vescovo Donal Lamont (Hib-Z).
S. Ecc. Mons. Telesforo Cioli, Vescovo coadiutore di Arezzo, assistito dal parroco don Alfredo Barbagli, celebrò Messa al campo, e pronunciò un profondo discorso di occasione. Fece seguito il discorso di Primo Mazzetti, presidente del «Comitato Pro Erigendo Monumento» che porse il saluto ed il ringraziamento alla autorità e alla numerosa popolazione presente. Volle anche ringraziare i più stretti collaboratori il geometra Vittorio Bigi, progettista e direttore dei lavori ed il capo mastro Carlo Lucci (fratello di Augusto*, disperso in guerra). Il discorso ufficiale fu pronunciato dall’avvocato Bruno Pichi, vice presidente dell’associazione provinciale combattenti e reduci.
Oltre alle autorità già citate erano presenti il Prefetto dott. Cappuccio; il Sindaco prof. CornelioVinay; il Questore dott. Scarpetti; Mons. prof. TullioCappelli delegato dell’Ordinario Militare; il Colonnello Bassanetti comandante il presidio ed il distretto di Arezzo; il dottor Enrico Moretti direttore dell’agenzia rigutinese della Cassa di Risparmio di Firenze; il Generale Castellani; il Colonnello Sardi, comandante il terzo CAR con rappresentanze di ufficiali e sottufficiali; la Signora Boncompagni presidente della Associazione Famiglie Cadutie Dispersi in Guerra; la Signora Mastro di Casa, il Maggiore Beccastrini comandante del gruppo Carabinieri. Inoltre inviarono le loro adesioni il Ministro della DifesaGiulio Andreotti; l’OnorevoleAmintore Fanfani; il Comm. Pieraccini della Banca Popolare Aretina; il dott. Aloigi presidente nazionale Famiglie e Caduti di Guerra,Vincenzo Grassi ex capo stazione di Rigutino, padre del sergente Lamberto*, disperso, premiato con medaglia d’argento.
Il palco delle autorità durante la cerimonia del 28 Giugno 1959.
La cerimonia fu resa ancora più solenne, dalla presenza di numerose bandiere e labari di scorta, da un picchetto armato dal CAR, dalle rappresentanze dei combattenti delle sezioni limitrofe e da tre grandi corone d’alloro ornate da nastri tricolori, inviate dal Comando Militare, dalla Sezione Combattenti di Rigutino e dalle famiglie caduti di Rigutino. La banda comunale di Castiglion Fiorentino, prestò un encomiabile servizio d’occasione durante la sfilata del corteo, e per la durata della cerimonia. I Carabinieri della Stazione di Rigutino, comandati dal MarescialloCaristo Domenico curarono l’ordine pubblico.
A forma di tempietto circolare, impostato su quattro colonne, e 4 lapidi ci ricordano i nomi dei caduti. Nel giro sommitale la scritta:
“ RIGUTINO AI SUOI FIGLI MIGLIORI „
La cerimonia di inaugurazione del monumento ai caduti. Rigutino.
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