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Sedes Materiea

Benvenuti a Lignano. Il monte a due passi da Arezzo riemerge dall’oblio e diventa trendy. Ciclisti e camminatori lo riscoprono ogni giorno di più come meta di uscite ed escursioni. Su su fino alla croce che svetta a 836 metri sul livello del mare, oppure solcando i fianchi del rilievo. Lanciandosi su sentieri che ormai passano di bocca in bocca tra foto e video con la GoPro: “l’Ignaro”, “l’Ignorante”, “lo zi’ Pietro”. 

A propiziare la riscoperta di Lignano è Luca Malentacchi, 53 anni, fino a qualche tempo fa assorbito dall’attività di subacqueo professionista e istruttore, ora immerso nella passione della bici. E di Lignano. Che è il suo monte perché ci vive sotto, a Rigutino. Ma anche perché ne ha riscoperto, ripulito e reso transitabili percorsi che fanno la gioia di ciclisti con ruote dentate, escursionisti, amanti di trail. Il gruppo lanciato su facebook viaggia verso i 400 iscritti. E ciò che ha realizzato ha creato un vero e proprio movimento.

Ho sempre amato la natura, l’ecologia: non ho mai capito perché Lignano, nonostante il parco comunale, sia stato sempre snobbato. Sì, ci sono i recinti degli animali e i tavolini del pic nic, il luogo non è degradato come Poti. Ma non è valorizzato. Così un giorno mi sono detto: proviamo a rivalutare questa zona

Luca Malentacchi, uno che con la bicicletta Gravel macina chilometri lungo l’Italia, ha deciso di rimboccarsi le maniche. “Zaino in spalla, seghetto, piccolo machete, mi sono dedicato alla ripulitura dei sentieri”, racconta. E ne sono venute fuori delle chicche.

Rispetto a Poti qui ci sono discese più lunghe fino a quasi quattro chilometri […] il contesto ambientale è straordinario e siamo in posizione centrale, vicino ad Arezzo ma anche a tutta l’area della Valdichiana”

Il periodo Covid ha agevolato la riscoperta del monte Lignano e oggi sono tanti quelli che si inerpicano sulla schiena del rilievo.

Con mountain bike, con gravel, con le e-bike che hanno davvero rappresentato una svolta permettendo di salire fino alla croce anche a chi non ci sarebbe mai arrivato

Malentacchi conosce palmo a palmo questa montagna. L’ha percorsa su e giù migliaia di volte per allenarsi quando era sub. Pratica gravel, enduro, all mountain e gli è scattato il desiderio di estendere a più persone possibile la condivisione di questi luoghi. Adrenalina e divertimento.

E’ una risistemazione spartana quella che ho realizzato […] poi ho caricato i sentieri sulla piattaforma Trailforks e ogni proposta è descritta nel dettaglio con nome, dislivello, lunghezza, grado di difficoltà, natura del terreno. C’è un dedalo di itinerari per chi ama il cross country

Romito, Lignanino, Sargiano, Sant’Andrea, Cinque Vie sono nomi sempre più familiari a molti. I contatti on line sono in crescita. I progetti pure.

Prossima iniziativa sarà creare un circuito ad anello di 30 km sul quale i bikers potranno misurarsi in sfide virtuali su Strava

Ramo dopo ramo, spino dopo spino, sasso dopo sasso, radice dopo radice, quello che Luca ha creato con le sue mani è un bike park naturale. Attraente e attrattivo. Lignano dispone di collegamenti stradali per Arezzo e la Valdichiana che sarebbero ideali per una valorizzazione turistica. C’è anche un punto di ristoro molto apprezzato, Il Toscano, a Rigutinelli. Gli amministratori locali pare siano incuriositi dal seguito che il gruppo “Monte Lignano Bikers” ottiene sui social e dalle frotte di pedalatori e camminatori che scelgono Lignano come meta rigenerante. Sì, le istituzioni potrebbero crederci. Investire e ottenere risultati per il territorio. Luca Malentacchi intanto ha aperto la strada.

Luca Serafini