Arezzo ha un patrimonio ambientale-naturalistico decisamente invidiabile. Ricco, variegato e con un’estensione tale da permettere alla nostra città di essere tra le più verdi in Italia ed in Europa. Lo sanno bene i ragazzi del gruppo “Monte Lignano Bikers” che carichi dell’eredità e della ricchezza lasciataci dai nostri predecessori, stanno portando avanti un progetto di valorizzazione e promozione del Parco di Lignano che con i suoi (oltre) 600 ettari di bosco ha una varietà morfologica ed ambientale derivante dall’alternanza di altopiani, dirupi pietrosi, dolci pendii coperti di pini, castagni ultra secolari, lecci, cedri, cipressi, frassini, abeti e olmi e la diffusa presenza di fagiani, lepri e cinghiali dove possono vivere e riprodursi liberamente in quanto vietata la caccia.
Già agli inizi del novecento l’allora parroco di Rigutino, Don Ferruccio Bigi, pose mano al rimboschimento delle “comunaglie” di Rigutino sulle pendici sud-orientali di Lignano e nel 1914, con l’aiuto del Comune di Arezzo, fu avviato un grosso programma di rimboschimento del Monte Lignano tanto da ricevere un encomio della Società Pro Montibus Sylvis.