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Fabrizio Meoni è stato uno dei più grandi protagonisti della storia della Dakar. Per anni era rimasta la sua corsa stregata. Aveva dominato in Tunisia, aveva vinto in Egitto, era già un Piccolo Principe africano. Ma gli restava una spina, un’amarezza, da togliersi di dosso: un successo a Dakar. C’era riuscito, trasformandosi da principe a re, nel 2001.

La sua ultima Dakar si è conclusa in quel tragico 11 gennaio 2005, Fabrizio perse la vita durante l’undicesima tappa della maratona africana, al km 184, che doveva portare i concorrenti da Atar a Kiffa, in Mauritania. Oggi, percorrendo la statale 71 alle porte di Castiglion Fiorentino, è impossibile non ammirare il bellissimo monumento a lui dedicato, opera del maestro Lucio Minigrilli, autore di varie sculture care alla memoria degli Aretini. 

Nel 2015, decimo anniversario della morte di Fabrizio Meoni, la fondazione che porta il suo nome, Fabrizio Meoni Onlus, attiva nel campo della solidarietà nel continente africano, sviluppa l’idea di realizzare un monumento dedicato al grande pilota specialista nei rally e vincitore di due edizioni della Parigi-Dakar, proprio nella sua città natale, Castiglion Fiorentino

Un progetto ambizioso, denso di emozione e ricerca interiore. L’opera doveva esprimere oltre che il carattere tenace e solido di Fabrizio anche un messaggio di perseveranza nell’inseguire i propri obbiettivi per tutti coloro che lo avrebbero visto. Da qui prende forma nella mente dell’artista l’idea della moto con il suo pilota a cavallo di essa al culmine di una duna, nel momento esatto nel quale a gran velocità la moto solca la sommità e discende dal lato opposto lasciandosi alle spalle l’ostacolo. La duna del deserto come rappresentazione delle asperità che si ritrovano nel percorso quotidiano, ostacoli che rendono impervia la strada che ci conduce ai nostri sogni, viene superata dall’uomo che attraverso la sua forza ed il suo ingegno, rappresentato dal mezzo meccanico, riesce a raggiungere il suo traguardo. Nei due anni di lavoro che si sono resi necessari per la realizzazione del monumento c’è stato un confronto continuo con la famiglia e gli amici più stretti. Infatti il lavoro è stato seguito, in tutte le sue fasi, dal grande amico di Fabrizio, il fotografo Carlo Landucci, che ha saputo creare un reportage dei momenti più salienti durante tutto questo progetto (che è proprio il caso di dire: lungo una vita) e di cui rimarrà memoria fotografica per gli anni a venire.

Il monumento del maestro Minigrilli è stato collocato alle porte della città, così da porgere il benvenuto a tutti coloro che vengono a Castiglion Fiorentino, a prolungata memoria del grande campione. Il monumento venne inaugurato il 14 maggio 2017 in una emozionante cerimonia d’inaugurazione alla presenza del Sindaco Mario Agnelli e di tanti motociclisti, ospiti e amici provenienti da tutta Italia.

Collegamento al Sito del Maestro LUCIO MINIGRILLI

Leggi anche l’articolo del 12 febbraio 2020 del Corriere di Arezzo: FABRIZIO MEONI RACCONTATO DAL FIGLIO