Domenica in Albis, la prima dopo la Pasqua, celebrata come la Festa della Divina Misericordia su volere di San Giovanni Paolo II, è sempre stata liturgicamente molto importante. Le parole “in albis” rimandano alla locuzione latina in albis deponendis o in rito ambrosiano depositis, detta perciò “domenica in cui [i battezzandi] depongono le vesti bianche” (in albis deponendis, appunto). Ma la nuova luminosità ad essi comunicata, attraverso il battesimo, la dovevano introdurre nella loro quotidianità; la fiamma delicata della verità e del bene che il Signore aveva acceso in loro, la dovevano custodire diligentemente per portare così in questo nostro mondo qualcosa della luminosità e della bontà di Dio.
Riflesso di questa Misericordia e Bontà di Dio è possibile avvertirla attraverso la “Caritas” cristiana, forza straordinaria che, come scriveva Benedetto XVI, spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. In modo particolare da più di un anno, anche nel nostro comprensorio, è possibile assistere ad un unione di anime coraggiose, generose e operose che nel quotidiano silenzio si impegnano per il bene e la sicurezza del prossimo (inteso proprio come più vicino a noi) in ambito sociale, giuridico, culturale, politico, economico, ossia nei contesti più esposti a pericolosi mutamenti.
Vogliamo ringraziare ancora una volta tutte le persone, le associazioni, gli artigiani, i professionisti, le attività economiche e sociali che si prodigano ogni giorno per Rigutino e le sue limitrofe frazioni: per le famiglie, per noi.
Voglia Dio, nei nostri giorni, rafforzare la fede, moltiplicare l’amore e aumentare la pace.