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Alberto Roggi, soprannominato il “Bolide” di Vitiano. A lui è dedicata la gara che ogni anno a Giugno, si svolge presso il Circolo Sportivo di Vitiano. Classe 1921, è stato un ciclista professionista negli anni ’40 e ’50, dove tubolari di ferro pesantissimi, anche per gli standard più bassi delle biciclette odierne, venivano spinti per tutta Italia dalla sola forza delle gambe. Partecipò al Giro d’Italia del 1947 e, come indipendente, alla mitica edizione del 1949. Anni storici (ed eroici) del ciclismo Italiano, con nomi straordinari quali Coppi e Bartali su tutti, ma anche Bresci, Mazzola, Meazza, Carnera, Nuvolari, Ronconi, Cottur, Leoni e corrispondenti del calibro di Dino Buzzati le cui memorabili cronache sono state persino pubblicate da Mondadori nel libro “Dino Buzzati al Giro d’Italia” del 1981.

Alberto Roggi detto «Il Bolide»

Particolarità dell’edizione del ’49 fu la ripresa della partenza dalla Sicilia, dopo 19 anni. Sono questi gli anni che hanno consacrato il nostro “Bolide” a campione Italiano indipendente. Ed è questa passione e storicità che, la Ciclistica di Rigutino, non ha mai smesso di raccontare e tramandare. Alberto Roggi, morto il 18 marzo 2013 alla veneranda età di 92 anni, ha lasciato in dono a centinaia di ragazzi e società sportive, una bella pagina del ciclismo italiano a cui tutti i giovani sportivi vogliono contribuire.

Oggi la passione e l’impegno del “Bolide” sono state raccolte dalla famiglia Roggi e dalla Ciclistica Rigutinese in questa bella manifestazioni sportiva a lui dedicata: La Coppa Alberto Roggi.

Ogni Anno, infatti, gli allievi delle tante associazioni e centri sportivi affollano questa gara, regalando ai presenti la speranza di un “Buon” Ciclismo.

 

 

«Ritiro il premio Alberto Roggi, quest’anno dedicato a mio nonno Gino Bartali. Sono momenti emozionanti per tutti nel ricordare i due grandi ciclisti. Alberto Roggi, chiamato il “Bolide di Vitiano”, Campione Italiano Indipendente nel 1949, e mio nonno Gino, che sebbene più anziano ci gareggiò insieme in qualche occasione. Carriere diverse sempre nell’ambito ciclistico, caratteristiche similari quelle dei due toscani dalla personalità schietta. Entrambi attaccati alle loro radici culturali e alla loro terra»

Lisa Bartali, nipote del grande campione Gino.