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Sedes Materiea

Nel vivo delle feste, stavolta, mi trasformo in critico cinematografico; posso permettermelo perché ho ricevuto la Laurea Honoris Causa in Cinematografia e Cartelli Stradali dall’ Università di Gardaland. Detto questo partiamo con i film da vedere assolutamente a Dicembre 2023.

Il treno è il capostipite degli oggetti in movimento nel cinema d’azione, è il più concreto e versatile. Meglio delle auto perché ci si può muovere dentro oltre che fuori, meglio dell’aereo perché ci si può muovere intorno, si può scendere e risalire. Il treno è insomma pieno di soluzioni per un film d’azione o uno di suspense. Prevede diverse fermate che scandiscono un percorso, prevede un tempo determinato all’arrivo (a differenza dell’auto) e dà molto più il senso della velocità rispetto all’aereo (Comitato SAVA insegna).

Sono proprio tutte queste caratteristiche a dare corpo a L’uomo sul treno, il film che unisce un Liam Neeson in cerca d’azione al mondo degli scambi ferroviari e dei pendolari. La sua famiglia è di nuovo in pericolo, stavolta a metterli a rischio è qualcuno che vuole che cerca proprio lui, una persona che prende quel treno tutti i giorni. Il compito che gli viene dato è scovare un passeggero che non è uno di quelli abituali, è lì per la prima volta e porta con sé un segreto che deve morire con lui. Neeson deve insomma mettere a tacere un testimone di cui non sa nulla per salvare la propria famiglia. Una dramma tutto interno al treno che ovviamente alla fine diventerà esterno con dovizia di deragliamenti, frenate, salti e operazioni al limite dell’immaginabile. In pratica è la storia di un pendolare aretino che tutti i giorni deve andare e tornare da Firenze, che non sa quando sale e non sa nemmeno quando arriva. Un vero cult, per gli amanti del brivido (quando non funzionano i riscaldamenti). Premio Leone d’oro al coraggio.

Altro imperdibile è Una poltrona per due.

Per una scommessa tra ricchi annoiati le vite di un broker e di un senzatetto vengono stravolte. Si scambiano dunque i ruoli tra il ricco agente di cambio Louis Winthorpe, altezzoso e appagato seppur nella superficialità, e Billie Ray Valentine, un mendicante un po’ imbroglione che si spaccia per veterano di guerra. Le loro vite si incrociano la vigilia di Natale dopo uno scontro in strada. Scoperta la scommessa, i due la faranno pagare ai fratelli Duke, artefici dello scambio. Qui abbiamo l’imbarazzo della scelta. Siamo tutti un po’ Louis Winthorpe o Billie Ray Valentine, la parte dei Duke è senza dubbio quella dei politici. Opportunisti al limite del viscido e voltagabbana nel momento di decidere, ma con il fondoschiena incollato alla poltrona. Premio Oscar offerto da Poltrone & Sofà.

Terza proposta: Taxi driver

Robert De Niro è l’eccezionale protagonista di questa pellicola crepuscolare diretta da Martin Scorsese, la storia di un “animale notturno” perduto nella metropoli, New York, a contatto con una realtà parallela che si consuma quando scende la sera. Il taxista Travis Bickle, reduce dalla Guerra del Vietnam, soffre d’insonnia e trova questo lavoro notturno per impegnare il tempo. L’incontro con una ragazza e lo sviluppo del loro rapporto trascineranno l’uomo nel tunnel della solitudine e di un’amara follia. Possiamo rivivere queste sensazioni, quando cercheremo un mezzo per tornare a casa se verrà fatta la stazione AV a Creti. Buio pesto. Premio Prozac offerto da Quattroruote.

La quarta segnalazione è per 2001:Odissea nello spazio.

Stanley Kubrick firma un capolavoro filosofico sul senso dell’umanità, del progresso e della macchine, uno sci-fi potente che esordisce con delle scimmie che giocano con un monolite e porta alla storia di alcuni astronauti della Discovery che interagiscono con un computer di ultima generazione, HAL 9000. HAL, in una situazione di ontologico conflitto (non poteva svelare agli astronauti il senso della missione, trovare tracce aliene su Giove, ma non era stato progettato per dare informazioni false) rileva un guasto inesistente nella navicella spaziale e gli astronauti progettano di disattivarlo, causando la sua ribellione. Anche qui la politica la fa da padrona, informazioni false, lungaggini burocratiche e conflitti interni, sono all’ordine del giorno. Premio Amarcord offerto dal pool di Mani Pulite.

Ultimo, ma non ultimo, citiamo I Promessi Sposi 2.0.

E’ la storia di due innamorati. Lei Sindaca, timorata di Dio, ma anche capace di sottili astuzie; come quando dà a fra Galdino una gran quantità di noci perché concluda prima la questua e torni presto al convento a chiamare fra Cristoforo, e lui Assessore ai Trasporti, ingenuo e impulsivo; e per questo capace di cacciarsi nei guai, come accade a Perugia. Nella parte di Donna Prassede, l’elitè  della politica italiana, benefattrice e  bigotta, dalla carità e dalla morale malintesa, con pregiudizi arroganti e autoritari. L’Innominato invece calza a pennello con un altro politico, prima aspro, dominante e ostile che vorrebbe la Cavour a Lampedusa,  poi, a seguito del pentimento, diventa umile, senza parenti e serpenti, ma desideroso di espiazione chiede aiuto ai tavoli tecnici, non disdegnando i tavolini del Papeete. Altra particolarità è dove si svolge la storia, non è in quel ramo del lago di Como, ma è sulla piana di Creti. Premio tavolo tecnico offerto da IKEA.

Buona visione a tutti.